Salve a tutti gli Orafi del Forum,io non mi intendo di oreficeria ma stamani leggendo nella vostra sezione mi sono imbattuto sul video postato anni fà da Giacomo dove ci fà vedere la produzione industriale di catene,così vedendo crogioli laminatoi kilometri di filo d'oro e macchinette mi ha fatto tornare in dietro nel tempo di circa 25 anni.Non ho mai fatto l'orafo ma lavorando in una ditta che faceva sicurezza in Arezzo ho frequentato molto l'ambiente d'oreficeria.Qui la zona era piena di orafi poi ahimè la crisi,molti hanno chiuso molti hanno dovuto chiudere molti hanno ridotto il personale,così l'Oro non è più Fiorente come negli scorsi anni'70-'80.
Tornando alle mitiche macchinette per catena in alcune ditte si producevano kilometri di catena ,sì perchè è un lavoro che rende molto infatti non è svolto da un operaio qualunque ma da un operaio specializzato il quale lavora generalmente in una zona a sè dell'azienda ed in genere riscuote "a produzione".Questo perchè le macchinette costano e vanno fatte produrre quindi è nell'interesse del padrone dell'azienda farle lavorare di continuo,incentivare un operaio con bei stipendi 3-4 volte lo stipendio normale,fà rendere le macchinette al massimo!
Nel 2000 un "Catenista"Bravo,lo chiamano così il conduttore delle macchinette, il quale doveva gestire 10-12 macchinette prendeva più o meno 5-6 milioni di lire al mese lavorando 9-10 ore al giorno,io mi ricordo che era una bella cifra per quei tempi rispetto al mio di stipendio.
*Pare che uno tra i primi modelli di catena prodotta dalle macchinette fù la "GRUMETTA"e la macchina che la produceva era stata costruita in Germania,così del personale della Uno A Erre fù inviato in Germania per visionare questa macchina e nell'occasione ne fù acquistata una per la produzione "Meccanica"della catena,dato che fino ad allora veniva fatta a mano.La macchina germanica venne poi fatta rivisitare da un noto Meccanico d'Auto Aretino(Pacciarelli?) al quale venne chiesto di modificarla per poter creare un nuovo modello di catena e così fù.
A quel punto i cosi detti"Viaggiatori"coloro che andavano a proporre le novità Orafe del momento ritornarono in germania dal costruttore a proporre la nuova catena prodotta a macchina dalla Nota Ditta Aretina e i germanici curiosi di vedere Questa "Nuova" macchina all'opera si recarono in Arezzo ma con una scusa non gli fù permesso di vederla !
Avevano paura che copiassero la rivisitazione così facendo non avrebbero avuto l'esclusiva sulla produzione della nuova catena .*
Il Catenista lo si impara accanto a chi lo sà già fare ma dalle mie parti grazie alla Mamma di tutte le ditte orafe la "UNO A ERRE"fu costituita una ditta la quale produceva queste macchinette e al suo interno Venivano Preparate le Persone alla gestione alla riparazione e modifica della macchina stessa per migliorarla .Praticamente c'era una scuola per poter gestire questa macchina,lì venivano prodotte riparate e veniva insegnato come poterci lavorare.Ricordo bene la ditta era la MGZ quindi la "Macchine Gori Zucchi"non chè i soci fondatori della Uno A Erre.
Quindi quando uno aveva Imparato l'Arte,non per tutti cosa facile, scappava via Cercando lavoro come catenista o meccanico,per guadagnare qualcosa in più,poi purtroppo come tutte le cose belle la ditta fù chiusa e chi aveva imparato,bene, gli altri dovevano affidarsi a meccanici o catenisti a suon di belle lire.
Purtroppo di macchine ne furono prodotte tante in Arezzo e vendute in tutto il mondo anche là dove la mano d'opera non costa nulla così non c'è più l'Esclusiva del prodotto finito ma inoltre non c'è più lavoro nel settore.
La zona delle catene è a sè stante in genere insonorizzata perchè le macchinette generano un bel pò di rumore si lavora con le cuffie e se una macchina si inceppa c'è un semaforo sopra che visivamente informa lo stato .E' uno spettacolo vedere entrare il filo che precedentemente è stato lavorato al laminatoio e trafilato e poi uscire la catena già composta,da una parte il rocchetto del filo e sotto un secchiello con la catena già pronta.
Il rumore non permette di comunicare facilmente spesso l'intesa è a gesti, ma vederle lavorare dal vivo con una sincronia maniacale è davvero emozionante,ed emozionante è stare davanti ad una che si blocca e chiedere il perchè al catenista ed avere una risposta pronta,ed io lì a guardare senza capirci nulla.
Purtroppo sono Arti Nobili che piano piano Vanno Perdendosi dove Meccanica Elettronica e Capacità Umane producono Effetti Veramente Speciali un Vero Peccato non poter tramandare queste specialità!
Forse questo post non interessa a nessuno ma è una breve cronostoria delle mitiche macchine per la produzione di Catene che Quasi ognuno di noi possiede o porta al proprio collo e un Ricordo dell'Orafo Aretino che è conosciuto in tutto il mondo.
Allego Qui una foto di una delle tante zone dedicate alla produzione di catene,si possono Vedere le macchine il secchiello che raccoglie la catena e in alcune il rocchetto dove c'e il filo,questa è la zona tipica del Catenista.
Vorrei Ringraziare un Amico di Nome Andrea e Suo Padre P. che Svolgono questo lavoro molto Egregiamente e Stimo molto Come persone veramente Eccezionali,ed è grazie a loro che ho un bel ricordo dell'Arte Orafa
Un grazie a tutti .
Saluti Riccardo