Grazie a tutti.

Da bambina mi piaceva fare un gioco: mi sdraiavo sul pavimento del tinello a guardare il soffitto, pensando che fosse il pavimento. Immaginavo di camminarci sopra e rivedevo la stanza da quella prospettiva.
Era tutto diverso, nuovo, interessante. L'ho ripetuto tante volte e non solo e non più in quella situazione. Il risultato era sempre sorprendente e mi aiutava a trovare un punto d'equilibrio, fra le cose, fra le persone, in me stessa.

Fra le numerose testimonianze di persone ricoverate per covid, ho scelto questa, non è firmata ma riconosco e conosco la persona che l'ha scritta:
https://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/la-lettera-io-infermiere-contagiatoquelle-coccole-durante-le-cure_1349419_11

Mi riconosco in parte al gioco di lluciagemma

Da piccolo e da adolescente mi mettevo a testa in giù sul pavimento e gambe in alto ( ora mi ci vorrebbe una gru visto stazza ed età) e le mani appoggiate a terra con le braccia per tenermi in equilibrio, ora i mascalzoni del gruppo diranno " abbiamo capito ora attilio gli si è fermato il sangue al cervello " rispondo "" malefici ve ne approffittate perché non posso uscire vero ? """

Quello per me era un gioco per vedere le cose in modo diverso, la curiosità di scoprire orizzonti e linee diverse, sarà che l'eta avanza ma non ho dimenticato di vedere le cose a testa in giù.

Ragazzi buon lunedì dell'Angelo

attilio

C'è un bel passo di un libro di Antoine de Saint-Exupery (Terra degli uomini) di cui consiglio la lettura in cui lui racconta di aver dovuto fare un atterraggio di emergenza su un altopiano africano. Scesa la notte si sdraiò a terra e guardando il cielo stellato fu colto da una sorta di vertigine quando immaginò di essere come sospeso al di sopra di quell'immensità scura puntellata di luci.


In modo molto meno poetico mi piaceva dire in alcune circostanze: "coricati sul letto dal lato dei piedi; vedrai il mondo da un'altra prospettiva"

Da giovane lo facevo spesso, effettivamente tutto cambia. Anche i pensieri, chissà perché.

Sembra poco ma invece è una cosa molto importante: aiuta a non essere mai certi di qualcosa al 100% prima di aver verificato, aiuta a cercare di comprendere le ragioni degli altri diverse dalle nostre, i diversi gusti alimentari, le diverse scelte di vita. C'è un film intitolato "La terrazza", credo di Ettore Scola, abbastanza "mattone" da vedere ma con una concezione particolare: la stessa situazione di una festa ripresa ogni volta dal punto di vista di ciascuno dei personaggi presenti.

Intanto...perdonatemi se mi inserisco con un argomento molto più "prosaico" :
Io di solito porto già i capelli piuttosto lunghi ma...ora cominciano a diventare ingestibili e..considerando il fatto che...facendo un po' di conti, mi toccherà attendere almeno ancora un mesetto prima che il barbiere possa riaprire i battenti...voi, esclusi quelli che ora hanno la fortuna di essere glabri...come ve la gestite ??

Io ho affrontato questo problema quando il mio barbiere andò in pensione, qualche anno fa. Dopo oltre 40 anni che andavo dallo stesso ho provato da un altro ma non mi trovavo bene e così ho deciso di comprare, dopo accurata selezione e scelta, un bel tagliacapelli (e barba). Scegliendone uno tra quelli con la massima lunghezza di taglio disponibile ho risolto il problema e li taglio da me. C'è da dire che non sono particolarmente esigente riguardo al tipo di acconciatura per cui la cosa mi viene facile; ho solo bisogno di collaborazione quando devo rifinire dal lato della nuca. Tra qualche giorno penso che provvederò alla "detalebanizzazione", sto aspettando che faccia meno freddo.

ha ha !!!!!!
sembra la fotocopia della mia storia , io invece ho avuto altri tipi di problemi che tralascio , e sono ormai una trentina d'anni che non conosco nessun barbiere ,
ora ho pochi capelli e la tosatura e' piu' facile .
il problema e' solo dello specchio per vedersi anche da dietro
ho risolto con un armadietto classico anni 80 delle medicine a tre antine.........
quella centrale fissa le due laterali che si aprono a 45 gradi regolabili ed il gioco e' fatto....................

Va beh...ho capito! Al momento ( dopo qualche prova fatta allo specchio ) provo a lasciarli crescere ancora e poi cambiare pettinatura tirandoli tutti indietro...poi cercherò di "sfoltirli" con un apparecchietto di quelli economici che già ho...e, se funziona, ne cercherò uno migliore !
Mi dispiace solo che il mio barbiere, dove anche io vado da decenni,....temo perderà un cliente a causa del corona virus!

(w i capelli lunghi)

C'è un altro film, di animazione, per niente "pesante" che riprende lo steso concetto e si intitola Cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti:
1 caso scottante, 4 sospetti, 4 storie, 4 prospettive. Si consiglia la visione accompagnata da un bambino

Ma certo: un elastico et voilà, una bella coda di…..wolf….
un saluto

Grazie del suggerimento, Lucia. Vedrò di trovarlo.